Introduzione
Per anni la Legge n. 3 del 27 gennaio 2012, conosciuta come “Legge sul sovraindebitamento” o “Salva suicidi”, è stata il principale strumento per aiutare cittadini e piccoli imprenditori sommersi dai debiti.
Oggi quella normativa è stata assorbita e sostituita dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), entrato in vigore in via definitiva nel luglio 2022.
Ma cosa è cambiato e cosa rimane uguale?
Cosa prevedeva la Legge 3/2012
La Legge 3/2012 aveva introdotto per la prima volta in Italia la possibilità, per chi non poteva accedere al fallimento, di:
Proporre ai creditori un piano di rientro sostenibile;
Ottenere, in certi casi, la cancellazione parziale o totale dei debiti;
Fermare pignoramenti e procedure esecutive durante la trattativa.
Era rivolta a consumatori, piccoli imprenditori e altri soggetti non fallibili, con tre principali strumenti:
Piano del consumatore;
Accordo di ristrutturazione dei debiti;
Liquidazione del patrimonio.
Il passaggio al Codice della Crisi
Con il D.Lgs. 14/2019, la disciplina è stata riorganizzata e ampliata:
Le vecchie procedure della Legge 3/2012 sono confluite in quattro istituti:
Ristrutturazione dei debiti del consumatore;
Concordato minore (per piccoli imprenditori e professionisti);
Liquidazione controllata;
Esdebitazione del debitore incapiente.
È stato rafforzato il ruolo dell’OCC (Organismo di Composizione della Crisi);
Sono state introdotte procedure più snelle per i casi di incapacità totale di pagamento;
Maggiori tutele per il debitore meritevole e in buona fede.
Le principali novità rispetto alla Legge 3/2012
Maggiore chiarezza normativa: il Codice riunisce in un testo unico tutte le regole, evitando sovrapposizioni.
Nuove procedure: l’esdebitazione del debitore incapiente consente di liberarsi dai debiti anche senza offrire nulla ai creditori, se ricorrono determinate condizioni.
Protezione più ampia: sospensione immediata delle azioni esecutive già con il deposito della domanda.
Ruolo centrale dell’OCC: è il punto di contatto tra debitore, creditori e tribunale.
Maggiore attenzione ai debiti fiscali e previdenziali, con possibilità di riduzione e dilazione.
Cosa non è cambiato
L’accesso è riservato a soggetti non fallibili (consumatori, piccoli imprenditori, professionisti, enti non commerciali).
Serve dimostrare la meritevolezza: niente frodi o colpe gravi nella formazione del debito.
Alcuni debiti restano comunque non cancellabili (obbligazioni alimentari, risarcimenti per danni da fatto illecito).
Perché è importante saperlo oggi
Molti ancora cercano informazioni sulla “Legge 3” senza sapere che oggi il riferimento corretto è il Codice della Crisi. Conoscere le nuove regole significa:
Accedere alla procedura giusta;
Evitare errori nella domanda;
Sfruttare tutele e possibilità che prima non esistevano.
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