Recuperare un credito in tempi rapidi è fondamentale per tutelare la propria liquidità e mantenere sana la gestione finanziaria, sia per le aziende che per i privati.
In Italia esistono strumenti stragiudiziali e giudiziali che permettono al creditore di ottenere quanto gli spetta, ma è importante conoscere bene le procedure per scegliere quella più efficace.
1. Recupero crediti: fase stragiudiziale
La fase stragiudiziale è il primo passo consigliato, perché evita tempi e costi del contenzioso.
Si compone principalmente di:
diffida di pagamento: lettera formale con cui si intima il debitore a saldare entro un termine preciso (di solito 7-15 giorni);
megoziazione: possibilità di concordare un piano di rientro rateale;
mediazione o negoziazione assistita (quando obbligatoria): in alcune materie il tentativo è previsto per legge.
💡 Vantaggio: una soluzione rapida può preservare il rapporto commerciale e ridurre le spese.
2. Recupero crediti: fase giudiziale
Se il debitore non adempie, si può passare agli strumenti giudiziali.
a) Decreto ingiuntivo
È il provvedimento con cui il Giudice ordina al debitore di pagare entro 40 giorni (o immeditamente, in determinati casi).
Per ottenere un decreto ingiuntivo dal Giudice è necessario che il credito sia certo, liquido ed esigibile, ai sensi dell'art. 633 cpc.
b) Atto di precetto
Se il debitore non paga entro i termini del decreto ingiuntivo, il creditore notifica l’atto di precetto: è l’ultimo avviso prima dell’esecuzione forzata.
c) Pignoramenti
Allo scadere di dieci giorni dalla notifica dell'atto di precetto, senza che il debitore abbia adempiuto spontaneamente, il creditore può attivare l'esecuzione forzata, il pignoramento dei beni del debitore. L'esecuzione forzata è di tre tipi:
Mobiliare: su beni mobili del debitore (arredi, attrezzature).
Immobiliare: su beni immobili (case, terreni).
Presso terzi: su somme dovute al debitore da altri soggetti (es. pignoramento dello stipendio o del conto corrente).
3. Tempi e costi
I tempi variano in base a:
Complessità della causa;
Tipo di pignoramento;
Eventuali opposizioni del debitore.
I costi comprendono:
Spese legali;
Contributo unificato e marche da bollo;
Spese vive (notifica, visure).
💡 In molti casi, il Giudice condanna il debitore anche al pagamento delle spese legali sostenute dal creditore.
4. Come difendersi da un recupero crediti aggressivo
Chi riceve un decreto ingiuntivo o un pignoramento ha comunque strumenti di difesa:
Opposizione al decreto ingiuntivo;
Istanza di riduzione o sospensione del pignoramento;
Procedura di sovraindebitamento, utile quando si hanno più debiti e non si riesce a far fronte ai pagamenti.
🔗 Approfondimento: Procedura di sovraindebitamento: cos’è e come funziona.
5. Conclusioni
Il recupero crediti richiede competenza legale e una strategia mirata.
Agire subito aumenta le possibilità di successo e riduce tempi e costi.
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